Bottura si è ripreso lo scettro!

Al The World’s50Best Restaurants 2018, sponsorizzata da Acqua Panna e S.Pellegrino, Massimo Bottura, ha guadagnato il palco del palazzo dei congressi Euskalduna Jauregia di Bilbao tenendo per mano la moglie Lara Gilmore, colonna fondamentale del successo di un grande progetto che va ben oltre le quattro mura del tristellato ristorante modenese. L’Osteria Francescana di Modena è tornata ad essere n°1 (come era già accaduto nel 2016 a New York).

L’infaticabile lavoro dell’ultimo anno di  Bottura in giro per il mondo tra Refettori, progetti e nuove aperture, non poteva passare inosservato, e tra i 1.040 i restaurant experts che in 26 macroregioni nel mondo hanno potuto esprimere 10 preferenze a testa ridefinendo così la classifica 2018 ecco nuovamente salire sul podio principale La Francescana.

Un meccanismo che, dagli inizi del 2002, ha assunto una forza mediatica senza precedenti, ridisegnando anno dopo anno i confini della geografia gastronomica internazionale.

Nelle prime 16 edizioni, hanno scalato la vetta più alta 7 volte i catalani (pokerissimo del Bulli negli anni 2002, 06, 07, 08 e 09 e doppietta del Celler de Can Roca 2013 e 15), 4 i danesi (tutti col Noma: 2010, 11, 12, 14), 3 gli americani (The French Laundry nel 2003 e 2004 e Eleven Madison Park nel 2017), uno a testa inglesi (Fat Duck 2005) e italiani (Osteria Francescana nel 2016). Ma non solo perché oltre al primo posto tricolore, l’Italia può vantare quest’anno altri 3 ristoranti fra i primi 50 : Piazza Duomo ad Alba al n°16 (scende di una posizione rispetto al 2017); Le Calandre a Rubano al n°23 (era 29° nel 2017) e il Reale a Castel Di Sangro al n°36  era alla posizione n°43 nel 2017).

Il premio Chef’s Choice Award 2018, assegnato al cuoco più votato dagli altri chef, è stato conferito a Dan Barber, mentre il pasticcere francese Cédric Grolet del ristorante Le Meurice di Parigi ha ricevuto il premio di World’s Best Pastry Chef. La cerimonia è stata inoltre l’occasione per consegnare anche i premi già annunciati nelle scorse settimane: il premio Best Female Chef Award  è andato all’inglese Clare Smyth, mentre il Lifetime Achievement Award è stato assegnato a Gastón AcurioSingleThread, in California, è il ristorante One to Watch di quest’anno.

Emozionato ma carismatico come sempre, Bottura ha rivolto un chiaro invito ai colleghi in platea affermando che “gli chef nel 2018 hanno a disposizione una gran voce per dimostrare il cambiamento.  Siamo tutti parte della stessa rivoluzione – ha aggiunto Bottura – e tutti insieme possiamo essere parte del cambiamento“. Massimo Bottura ha passato gli ultimi anni della sua adrenalinica esistenza alternando il lavoro in Osteria Francescana all’impegno ancora più importante, quello dei diversi Refettori ormai presenti in molte parti del mondo, dimostrando che bisogna agire in una direzione condivisa e per un bene maggiore Da Parigi a Rio de Janeiro, a Londra, continuando a restituire centralità alla condivisione del cibo, alla lotta contro lo spreco, con ristori dedicati alle persone in difficoltà. Coinvolgendo media e grandissimi chef, il cuoco modenese ha deciso senza mai esitare di trasformare la sua fama e il suo successo in qualcosa di decisamente prioritario: portare cibo a chi non ne ha.

Allora non solo è un grande cuoco, ma Massimo Bottura merita (ancora) il primo posto per ben due ragioni: 1) l’Osteria Francescana è senza dubbio uno dei ristoranti più interessanti del mondo; 2) l’uomo ha dimostrato – al contrario di molti altri, siano essi cuochi o politici – che non basta riempirsi la bocca di belle parole e buoni propositi, ma bisogna agire in una direzione condivisa e per un bene maggiore.

Lara Gilmore, moglie di Massimo. era con lui sul palco a condividere questa immensa gioia, lei che newyorkese trapiantata a Modena, è una donna che vive una vita propria intensa mantenendo un forte legame con la città. Arrivata a Modena nel settembre 1993 dopo aver conosciuto Massimo in un ristorante a New York. Lo ha seguito quando era agli inizi, mentre si stava facendo le ossa alla Trattoria del Campazzo. Appassionata di arte, il suo lavoro è comunicare, esprimere idee, aiutare a farle crescere, lavora dietro le quinte per la Francescana curando marketing e comunicazione. Accanto ad un grande uomo c’è sempre una gran donna, il detto qui non smentisce!

THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2018 – LA LISTA COMPLETA

1. Osteria Francescana, Modena (Italia)

2. El Celler de Can Roca, Girona (Spagna)

3. Mirazur, Menton (Francia)

4. Eleven Madison Park, New York (USA)

5. Gaggan, Bangkok (Thailandia)

6. Central, Lima (Peru)

7. Maido, Lima (Peru)

8. Arpège, Paris (Francia)

9. Mugaritz, San Sebastian (Spagna)

10. Asador Etxebarri, Atxondo (Spagna)

11. Quintonil, Mexico City (Messico)

12. Blue Hill at Stone Barns, Tarrytown (USA)

13. Pujol, Mexico City (Messico)

14. Steirereck, Vienna (Austria)

15. White Rabbit, Moscow (Russia)

16. Piazza Duomo, Alba (Italia)

17. Den, Tokyo (Giappone)

18. Disfrutar, Barcelona (Spagna)

19. Geranium, Copenhagen (Danimarca)

20. Attica, Melbourne (Australia)

21. Alain Ducasse au Plaza Athénée, Paris (Francia)

22. Narisawa, Tokyo (Giappone)

23. Le Calandre, Rubano (Italia)

24. Ultraviolet, Shanghai (Cina)

25. Cosme, New York (USA)

26. Le Bernardin, New York (USA)

27. Boragò, Santiago (Cile)

28. Odette, Singapore

29. Alléno Paris at Pavillon Ledoyen, Paris (Francia)

30. D.O.M. , Sao Paulo (Brasile)

31Arzak, San Sebastian (Spagna)

32. Tickets, Barcelona (Spagna)

33. The Clove Club, London (UK)

34. Alinea, Chicago (USA)

35. Maaemo, Oslo (Norvegia)

36. Reale, Castel di Sangro (Italia)

37. Restaurant Tim Raue, Berlin (Germania)

38. Lyle’s, London (UK)

39. Astrid Y Gastón, Lima (Peru)

40. Septime, Paris (Francia)

41. Nihonryori Ryugin, Tokyo (Giappone)

42. The Ledbury, London (UK)

43. Azurmendi, Larrabetzu (Spagna)

44. Mikla, Instanbul (Turchia)

45. Dinner by Heston Blumenthal, London (UK)

46. Saison, San Francisco (USA)

47. Schloss Schauenstein, Fürstenau (Svizzera)

48. Hiša Franko, Kobarid (Slovenia)

49. Nahm, Bangkok (Thailandia)

50. The Test Kitchen, Cape Town (Sud Africa)

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