Il nuovo vecchio rosolio

«Volevo fare qualcosa che non esistesse sul mercato. E qualcosa che parlasse dell’Italia migliore, quella dei ragazzi che si danno da fare. Quella che nel mondo continua a essere simbolo di stile nonostante noi, che non ci crediamo e critichiamo». Con queste parole e tanta volontà Giuseppe Gallo ha riportato in auge un prodotto che era l’aperitivo principale del Re di Savoia, prima del vermout e dei bitter, poi l’aperitivo del popolo. Italicus, Rosolio di Bergamotto, è distribuito in ben 24 paesi del mondo ed è chiara l’intenzione di allargare ancora il mercato.

A Milano è stato presentato, durante un contest che ha visto la partecipazione di vari paesi, specie nelle gare nazionali, la finale con 12 bartender professionisti d’Europa.

La vittoria à andata allo svedese Johan Evers del Penny & Bill di Stoccolma, proclamato da una giuria di esperti del settore per il cocktail Bergamia, con anche il titolo di World’s Bar Artist of the Year e il premio: un workshop al mitico American Bar del Savoy di Londra. Jérémy Lauilhe, bartender francese, proprietario del Mojo di Dax, si è piazzato secondo con il suo French Art Aperitivo (Italicus, Vermouth La Quintinye Extra Dry, arbusti di genziana homemade, capperi in salamoia, amaro di cardamom) e a Erica Rossi, barlady del Trani Bar di Rovigo, il terzo posto con Adagio (cocktail a base di Italicus, Marsala fine secco e frizzante, cordiale ai fiori di tiglio, succo di limoni di Amalfi, vapore di elisir di rugiada). Tanti i paesi da cui sono arrivati gli altri finalisti in gara a Milano nella cornice del PRIMA Comfort Food & Bar annoveriamo la Spagna, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Grecia, Croazia e Ungheria. In pochi minuti, i bartender hanno dovuto preparare per la giuria un cocktail per l’aperitivo che avesse come protagonista il rosolio in questione. Con la tipologia di bicchiere, le guarnizioni e l’opzionale abbinamento food hanno dovuto comporre, insieme ai colori e alle linee degli elementi scelti, un vero e proprio piece of art che racchiudesse l’eleganza, lo stile inconfondibile e l’armonia che caratterizzano Italicus. Daniel Pappa, del Paradiso di Barcellona (Spagna) con Espressioni, mi ha molto attirato per quel suo sentore di terra, aroma di torba che ho trovato stuzzicante.

La bottiglia, molto intrigante per forma e colore,  è stata disegnata da Stranger & Stranger (autorità del pack designing nel mondo) ed è in vetro temperato di tonalità cromatica acquamarina con inserti decorati nell’etichetta. Il richiamo all’italianità è chiaro anche nel design artistico che si ispira sia all’epoca romanica che al periodo del Rinascimento, con un tappo lavorato e decorato artigianalmente su cui è rappresentato il romano Dio Bacco disegnato come l’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci. Rowan Miller, director designer di Stranger & Stranger, dice: “Sin dal briefing iniziale era chiaro che dovevamo creare qualcosa di autentico e iconico per evocare l’essenza, l’eleganza e il fascino dell’Italia. Usiamo una tavolozza di colori che evoca il Mediterraneo, il vetro blu si fonde con il liquido giallo creando un’acquamarina della costiera amalfitana. Le sfumature verdi di bergamotto e il paesaggio lussureggiante si contrappongono all’oro di un sole italiano. Proprio come una cattedrale italiana è piena di stili diversi di diverse epoche”.

È stato sviluppato partendo si dalla tradizione, ma con un occhio molto attento ai tempi moderni e all’uso che se ne può fare in un bar di oggi. Gli ingredienti principali di questo prodotto sono il cedro di Sicilia e il bergamotto di Calabria che vengono lavorati con una tecnica detta “sfumatura”: si prendono le bucce essiccate di entrambi gli agrumi e si fa un’infusione in acqua fredda per far rilasciare gli olii essenziali, prima di esser mescolati con alcol neutro, rigorosamente italiano. Dopo di ciò, anche gli altri ingredienti, tutti rigorosamente italiani, vengono macerati insieme per qualche giorno prima di essere aggiunti al liquido finale. Questi ingredienti sono: camomilla romana, lavanda, genziana, rose gialle e melissa.

Il rosolio del re è ora del popolo, Italicus, descritto come “leggermente agrumato” al naso, con sentori di rosa e lavanda, al palato offre “toni freschi di agrumi maturi”, bilanciati con una “leggera spezia amara e floreale” liscio o mixato con alti prodotti, rappresenta l’eccellenza e l’unicità dell’arte italiana.

Inspirato a una ricetta originale del 1850, il rosolio ha goduto in passato di grande fama in Italia come “aperitivo di corte” ed era conosciuto come “bevanda dei re”
Con il lancio di Italicus Rosolio di Bergamotto, l’esperto di liquoristica italiana Giuseppe Gallo, ha voluto resuscitare una categoria troppo a lungo dimenticata, combinando le tradizioni passate con un profilo aromatico originale e moderno.

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