Al Golf dei Laghi gli chef fanno score!

E anche quest’appuntamento si è concluso con grande successo sia sui green sia a tavola.

Il gruppo degli chef, portati da Simone Ciccotti e arrivati un po’ da diverse città, dopo un selfie d’inizio ed un brindisi con un buon bianco, ha seguito la lezione fatta con il maestro Enrico Biffi e con Luca Angelini per capire come, con quello strano ferro che è stato consegnato, il putter, si deve cercar di mandare la pallina logata con il simbolo del circolo, a loro consegnata… in buca.

Hanno impiegato bene gli insegnamenti avuti, se valutiamo i putt segnati sullo score alla fine delle 9 buche giocate in coppia con i giocatori del circolo, come da regolamento, il primo classificato solo 15 putt, il secondo e il terzo 17.

La giornata al Golf dei Laghi, un po’ calda, li ha fatti sudare anche se, per fortuna, le prime nove buche di questo bel percorso si articolano molto tra la folta vegetazione.

Attenti e precisi, come sono abituati a essere nel loro lavoro in cucina, hanno seguito i consigli sulle linee che i loro compagni davano e quindi i risultati sono stati buoni.

Non parliamo poi del risultato alla cena dove, ben 13 chef, coordinati con precisione, preparavano i cinque antipasti, due primi, due secondi e due dessert.

L’evento, iniziato la domenica a beneficio dei golfisti del circolo, aveva potuto vedere i corner del produttore del vino La Ca offrire due tipi di vino, un rosè e un bianco, per la degustazione in abbinata alle acque molto interessanti di Oaza. A lato gli assaggi di verdura e carne su Onfalòs e il piacere di poter godere dell’ultimo gioiello di Audi in campo di auto elettriche.

Fa parte della filosofia di Golf&Gusto apportare cultura, dare maggiore profondità e conoscenza del mondo enogastronomico e quindi poter, tra un momento di gara ed una pausa, incontrare produttori che fanno il loro mestiere con grande passione per offrire prodotti di livello … è proprio sempre un gran piacere.

Il lunedì è la giornata Chef, momento idoneo per una giornata più easy perché magari il loro ristorante è chiuso, e quindi possono provare questo gioco, il golf, ma specialmente incontrare gli amici vecchi e nuovi in un ambiente diverso… nel verde dei circoli di golf, sempre posti molto belli e tranquilli.

È iniziata con un bicchiere di un buon bianco per il brindisi di benvenuto nel verde. Poi, come da scaletta, un’ora di lezione e poi, dopo il momento degli abbinamenti curato dal presidente del circolo Roberto Borro le coppie sono partite per giocare le nove buche e al rientro l’entusiasmo per la nuova esperienza era visibile e chi non doveva andare in cucina si interessava alle proposte di alcuni produttori presenti.

Infatti per tutta la giornata prima tra il verde poi nella sala si sono composti corner con i diversi prodotti da Legu, prodotti come dice la parola a base di legumi, le Eccellenze Elleniche, le acque di tre gusti di Oaza, un acqua Minerale Naturale Radenska che viene prelevata a 600 m di profondità, lontana da qualsiasi fonte di inquinamento e ricca di Magnesio e Calcio, per la legge Italiana è acqua curativa, interessante per gli sportivi. A far apprezzare l’effetto della piastra di cottura professionale dell’Onfalòs Stefano ha dato il tocco di caramello alla salsiccia al finocchietto, mantenendo così tutti i succhi buoni della stessa, come alle verdure, poi all’aperitivo con la mano dello chef Ciccotti, ecco le pesche caramellate da accompagnare al rosé della tenuta La Ca’.

Infatti come da format, ideato dal direttore di Golf&Gusto che in questo mondo ha creato in tantissimi anni vari eventi che, sempre hanno avuto un fil rouge che segue il piacere del gioco e del gusto, hanno seguito la lezione impartita dai maestri di golf con i primi rudimenti di come ci si comporta sul green. Loro compito infatti, nella gara che è seguita su nove buche in coppia con un golfista del circolo, hanno puttato, cioè hanno cercato di mettere la pallina che il giocatore con i suoi tiri ha fatto arrivare sul green, in buca nel minor numero di colpi.

Molte sorprese, forse per la fortuna del neofita, forse perché la precisione ed attenzione che i cuochi devono portare quando cucinano un piatto, l’attenzione e concentrazione l’hanno messa anche sul green, certo è che anche questa volta gli score sono stati molto buoni, il numero di putt su nove buche è stato molto basso.

E la giornata continuava tra una preparazione e l’altra per gli chef di corvée in cucina che venivano a ritirare le loro giacche e assistere alla premiazione.

Golfisti e neofiti nel golf, gli chef, hanno dimostrato tutti una propensione alla gioia e non si sono persi i “batti cinque” i selfie con il premio… facendo gran piacere agli organizzatori per cui vedere tanto entusiasmo per una giornata diversa è una vera soddisfazione.

Dopo la gara l’aperitivo con una splendida mezza forma di Gorgonzola al cucchiaio di Arrigoni Batista abbinata ad una focaccia della casa e bagnata da un rosè offerto da Pietro Giambenini, titolare di Tenuta La Ca’ che, anche lui, ha desiderato provare il gioco del golf, quindi la consegna delle giacche Chef in Green, ideate da Promowear by Id Eventi.

I premi per gli chef sono sempre in linea con il loro lavoro, mentre i cesti per gli accompagnatori sono frutto dei prodotti dei partner quindi quando un premiato non è presente ecco che il premio, per regolamento va a sorteggio per la gioia di chi è rimasto.

Mentre tra un aperitivo e l’altro gli argomenti vertevano sul golf e la cucina giustamente i commensali e gli chef che non dovevano cucinare si attardavano nella zona terrazza del circolo.

Era giunto il momento per gli chef, che avevano proposto di fare un piatto del menu, di mettersi all’opera per dimostrare ai compagni di gioco che la loro passione per la cucina si sarebbe palesata ora, nella preparazione dei piatti del ricco menu, e quindi sono passati in cucina per preparare il tutto.

Al prossimo articolo i piatti e la presentazione della cena. Seguiteci.

 

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