Chef in Green porta il suo simpatico format in Liguria

E Chef in Green ha voluto quest’anno provare la terra ligure con i suoi piatti e con le novità del periodo. Si perché, essendo in concomitanza di un evento che fa conoscere uno delle nostre tantissime eccellenze, in questo particolare caso il peperone, l’organizzazione ha portato quello di Carmagnola di cui si svolgeva la Fiera nel suo luogo d’origine, grazie all’aiuto del Comune stesso di Carmagnola.

Sapendo che dal Piemonte si scende quasi di forza per bagnarsi i piedi sulla costa ligure Chef in Green ha fatto arrivare queste meraviglie della natura per render loro gloria ponendole nei piatti della domenica e del lunedì dell’evento al Golf Garlenda.

Si, della domenica perché al momento della premiazione, anziché il solito brindisi con magari qualche stuzzichino ci è stato semplice servire, con lo show cooking di Zwilling Ballarini, un risottino, Riso Testa Carnaroli, con crema di peperoni, letto di Gorgonzola dolce e quenelle di quello piccante, visti i nostri partner del Consorzio Gorgonzola.

Chiaramente molto apprezzato come lo sono stati i premi… in natura, cassette di questi meravigliosi frutti della terra, offerti dal Consorzio del peperone di Carmagnola ai giocatori e chef presenti.

La lezione del lunedì ha visto dei cuochi entusiasmarsi per quella parte del gioco del golf che i maestri cercavano di apprendere loro sul putting green e con risultati interessanti che sono usciti e non solo con chi, come Ugo Vairo  e Renata Siboni del Ristorante “il Gallo della Checca” di Ranzo che già erano al loro quarto incontro con noi, ma anche ai neofiti di primissimo pelo come Vincenzo e Beatrice chef e sous chef del  “A-Grillo restaurant&wine” di Imperia.

Una giornata di sole come ormai lassù che qualcuno ci ama, ci porta sempre nella nostra due giorni e che continui così, così possiamo porre i corner dei gentilissimi produttori che ci seguono, in vista, fare lo show cooking con la vista del percorso, stare bellamente in compagnia.

Quindi, come da format, dopo la premiazione ecco che, rimesse le giacche bianche, gli chef scompaiono in cucina dove tutti assieme si aiutano alle preparazioni dei vari piatti firmati da ognuno di loro e vengono così, mano mano, portati in tavola.

Essendo la cena in terrazza, una terrazza che si alluna sulla buca 18, ecco che la presentazione dei piatti è stata fatta mano mano ad ogni tavolo con la gioia dei commensali che potevano porre varie domande agli chef autori del piatto che avevano gustato.

Nel frattempo, tra un piatto e l’altro il presidente del Movimento Turismo del Vino della Lombardia, Carlo Pietrasanta spiegava a tutti il vino che versavano nel bicchiere e che accompagnava il piatto.

A fine cena, piaciuta moltissimo, sono stati consegnati i rituali attestati da golfegusto.it, testata di riferimento di questo evento e, dopo un saluto e un ringraziamento a tutti i partecipanti, l’appuntamento è al prossimo incontro.

Per un ricordo ecco un passaggio in cucina e poi in tavola del piatto di Vincenzo Agrillo del A Grillo Restaurant&Wine di Imperia: baccalà islandese arrostito, insalatina d’anguria e cetriolo marinati, crumble al pomodoro e bieta, del produttore amico, Mario.

Era accompagnato da un Brut 28,9 metodo Martinotti di Nettare di santi e presentato, come tutti i vini durante la cena, da Carlo Pietrasanta.

Seguiva il primo di tortelli ai gamberi viola, al profumo di limone e burrata opera di Gianluca Favia de Ristorante Hambury Bistrò di Ventimiglia che era innaffiato dal Altea Malvasia secca IGT Collina del Milanese di Panizzari.

Fabrizio Ribollini , chef del Ristorante Belvedere di Cantalupo Ligure aveva invece preparato un altro primo: Risotto di Riso Testa Baldo Riserva con Montebore e nocciole. Si accompagnava allo stesso vino del precedente.

Il secondo, opera dello chef del ristorante del Golf, Roberto Bigliotti, ha portato in tavola Filetto di sogliola croccante su crema di peperoni di Carmagnola e salsa di acciughe. Ad accompagnarlo un Telchi Vino Rosso della Collina di Milano di Pietrasanta.

Interessante e particolare il dessert opera di Alessandro Racca, gelatiere molto noto che ci ha confezionato un monoporzioni all’interno di un contenitore dove in un crumble all’olio Evo Novaro, partner della giornata, i composti erano: Lemon curd, cremoso all olio EVO senza panna, una semisfera alla crema di limone, chablon di cioccolato fondente e… polvere d’oro.

Ancora un simpatico incontro con nuovi chef che speriamo ritrovare altrove e che hanno apprezzato questo format e che attendiamo non solo per cucinare ma per incontrarsi, condividere le loro emozioni e non solo in cucina.

 
 

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